
di Paola Giovetti
Nel 1944, lo psichiatra svizzero Carl Gustav Jung, persona molto attenta ai fenomeni interiori e spirituali, visse un'esperienza che descrisse poi nel capitolo "Visioni" del suo libro autobiografico "Ricordi, sogni, riflessioni".
Eccola, con le sue parole: "Al principio del 1944 mi fratturai una gamba e a questa disavventura seguì un infarto miocardico. In stato di incoscienza ebbi deliri e visioni, che dovettero cominciare quando ero in pericolo di vita e mi curavano con ossigeno e iniezioni di canfora...
Mi pareva di essere sospeso nello spazio, sotto di me, lontano vedevo il globo terrestre avvolto in una splendida luce azzurrina e distinguevo i continenti e l'azzurro scuro del mare. Proprio ai miei piedi c'era Ceylon e dinanzi a me, a distanza,...